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Le ultime pubblicazioni di CEMEA

 

coperina del libro

Aldo Volpi , Agata Magnani

Il gioco è una cosa seria ...

Costruire giocattoli per esprimersi e comunicare

Edizioni Carocci, Roma 2008

La prima infanzia è un periodo decisivo nella vita di una persona. Poter esprimere pienamente le proprie potenzialità, esplorare se stessi, il mondo, gli altri, poter essere felici è fondamentale per un bambino. Il gioco è uno strumento la cui qualità ha un peso importante nei processi affettivi, cognitivi, relazionali. Il gioco è una cosa seria e pertanto deve essere un autentico piacere che vede gli educatori coinvolti responsabilmente.

Giocattoli sonori, che camminano, scivolano, rotolano, esplorano la natura sono proposti con le relative schede per costruirli.

 

 

coperina del libro

Stefano Vitale, Edoardo Chianura

Giochiamo al teatro

Edizioni Carocci, Roma 2007

Essere altro da sé, uscire dai limiti della propria esperienza eppure poter leggere, rileggere e comprendere se stessi ed il proprio mondo: “il gioco del teatro” va ben oltre le semplici tecniche dell’animazione e rappresenta uno spazio-tempo essenziale nella costruzione della personalità del bambino e del giovane. Il libro offre un nuovo contributo per elaborare percorsi di gioco drammatico nella scuola e in altri ambiti educativi, dalla prima infanzia all’adolescenza.

 

 

copertina del libroStefano Vitale

Scopro la mia città
Percorsi di Educazione Ambientale in città

Edizioni Carocci, Roma 2006

La città rappresenta l’ambiente della maggior parte della popolazione umana ma rischia di divenire sempre più distante, sconosciuta, estranea. L’educazione può raccogliere la sfida e proporre un approccio che sia critico e stimolante. Le attività qui proposte si rivolgono alla scuola ed al mondo associativo per favorire la presa di coscienza delle contraddizioni e delle interazioni che si giocano nell’ambente urbano, per poter intervenire sui nostri modelli di relazione e di comportamento quotidiano, per favorire uno sguardo nuovo, curioso, creativo sulla città. L’obiettivo del libro è di ampliare il concetto di educazione ambientale collegandolo a quello di cittadinanza attiva. Ancora una volta privilegiamo lo strumento del gioco che s’intreccia con la riflessione, l’osservazione, la ricerca sul campo per aiutare gli educatori e gli insegnati a costruire dei percorsi personalizzati.

 

 

copertina del libroLucia Caneva Airaudo, Aldo Volpi

La scienza in gioco
Attività manuali per l’alfabetizzazione tecnico-scientifica

Edizioni Carocci, Roma 2006

Troppo spesso la formazione scientifica viene limitata ad una dimensione teorica, facendo riferimento a nozioni e definizioni astratte. “Agire scientificamente” sembrerebbe coincidere con un atteggiamento rigido e schematico e con l’uso di cosiddette “tecnologie avanzate. Ma così facendo l’insegnante, l’educatore rischiano di privare i ragazzi dell’attività stessa nella quale si può mobilitare tutto il loro potenziale intellettivo e creativo ed in cui possono sviluppare dei nuovi saper-fare. I libro propone delle concrete attività sperimentali (manuali, costruttive, di ricerca) per aiutare i ragazzi a forgiare le proprie conoscenze scientifiche a partire da processi di cui essi sono il motore. La comprensione dei fenomeni scientifici passa anche attraverso l’esperienza e la progettualità: una reale cultura scientifica e tecnica si formerà più durevolmente all’interno di attività accessibili ed aperte.

 

 

copertina del libroMarilena Giuliacci, Stefano Vitale

Io m'arrabbio, noi parliamo...

Aggressività e violenza a scuola tra espressione e mediazione

Edizioni Carocci, Roma 2005

La scuola è un luogo sociale dove le persone mettono in gioco motivazioni e progetti, dove affettività, relazioni e razionalità possono essere fonte di conflitti. Ma d’altra parte, il conflitto rappresenta anche una realtà che s’inscrive nei processi di crescita, dei ragazzi stessi.
Il libro, frutto di una lunga esperienza svolta nei CEMEA del Piemonte, propone quindi dei percorsi concreti di attività per integrare nella didattica e nella relazione educativa la problematica del conflitto e della violenza a scuola. Lo scopo è quello di mettere i ragazzi in condizione di essere attivi, di esprimere la complessità delle proprie emozioni, di sperimentare possibilità di comunicazione diversificate per favorire processi di comprensione e gestione comune dei conflitti. L’insegnante non può risolvere da solo tutti i problemi, ma sarebbe un grave errore continuare a rimuovere queste tematiche.

Immagine di una bambina

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